APPELLO delle Associazioni napoletane per il Maggio (negato) dei Monumenti 2022 e per una Cultura e un turismo sostenibile per tutti
A trent’anni da “Monumenti porte aperte”, che nel lontano 1992 segnò una vera svolta per Napoli, per la consapevolezza dei napoletani circa la bellezza della città per il suo patrimonio monumentale, storico, artistico e paesaggistico, il Maggio dei monumenti, nato da quella originaria lungimirante proposta di Mirella Barracco e dalla sua Fondazione Napolinovantanove, oggi vive una nuova svolta (negativa) che sembra tradirne lo spirito delle origini e quelle peculiarità che hanno caratterizzato tutte le edizioni successive.
Maggio dei Monumenti non è stato e non è solo un programma di visite guidate né un contenitore di eventi culturali, ma ha rappresentato un modo di fare Cultura, un modello di partecipazione e accoglienza, un arricchimento culturale per i napoletani, attivando un pullulare di associazioni che da diversi punti di vista e, dal basso, hanno messo in mostra la città rilanciando Napoli nel mondo, assumendo la Cultura come chiave per uno sviluppo sostenibile e una crescita complessiva e a tutto tondo della intera città.
Purtroppo, la nuova Amministrazione Comunale, sull’onda delle ultime scelte per il Piano Cultura, che operano una sostanziale apertura ai privati della gestione del patrimonio culturale, mercificando il turismo e la cultura, anche per il Maggio dei Monumenti 2022 sembra aver imboccato una nuova discutibile strada che ne snatura caratteristiche e finalità.
Maggio dei Monumenti 2022 a tutt’oggi non esiste. Probabilmente ci sarà solo un programma di “asettiche” visite guidate che partirà da metà maggio e si concluderà a metà giugno, assegnato ad una associazione di categoria di guide turistiche professionali a cui sarà affidato un programma ancora sconosciuto.
Si è abbandonato un progetto che da decenni coinvolgeva scolaresche e operatori culturali e turistici, esercenti e associazioni, singoli professionisti e cittadini per inseguire nuovi schemi del tutto arbitrari e, oggi, del tutto anacronistici , penalizzanti sia per i cittadini che per tutti gli operatori del settore e per l’offerta culturale e turistica di Napoli.
Dopo anni di collaborazione fra Comune e tutto il mondo del “Maggio”, nulla è stato comunicato alla città e tutto si decide verticisticamente.
Le associazioni si fanno interpreti di questo sconforto che pervade tutti a fronte di tale atteggiamento che taglia fuori il contributo delle decine di soggetti che negli anni hanno costituito la spina dorsale della manifestazione garantendo professionalità e qualità dell’offerta, nel rispetto delle normative vigenti e a costo zero per l’Amministrazione Comunale, seguendo una formula risultata vincente.
Lanciamo un appello, affinché la cultura possa ritornare ad essere patrimonio di tutti e che il Sindaco riveda la sua impostazione privatistica della cultura e dei Beni Culturali e Comuni di Napoli, (la cui gestione deve rimanere pubblica e in capo al Comune), dove il Maggio dei Monumenti, possa ritornare ad essere una manifestazione in cui tutte le componenti della società possano dare il proprio apporto in una logica di condivisione e partecipazione alle scelte riguardanti la promozione e la valorizzazione del patrimonio Culturale della città la cui fruizione va garantita a tutti i cittadini.
Napoli, 30 aprile 2022
Legambiente Parco Letterario Vesuvio APS
WWF Napoli
FIAB Napoli Cicloverdi
Gente Green APS
Legambiente IRIDE
Associazione Napoletana Beni Culturali
Locus Iste LUOGHI e MEMORIA
Comitato San Martino
I Sedili di Napoli Onlus
Napoli Nobilissima APS
Euforika Napoli APS
Associazione Marco Mascagna
Teachers For Future Campania
Comitato Ambientalista Terra Dea
Associazione B&B Affittacamere Campania
APS Guestitaly Abbac
Legambiente La Gru
Università Verde Torre del Greco
Assostato APS
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