Lettera aperta alla città, agli intellettuali napoletani, agli operatori della cultura.

 


Noi, rappresentanti delle sottoscritte associazioni, composte da professionisti del mondo della cultura, ecologisti, storici dell'arte, architetti, cittadini, abbiamo promosso - e ora sottoscriviamo - questa lettera aperta, che riteniamo un’azione propedeutica al Forum Cultura, Beni Culturali e vivibilità nel centro storico previsto per il giorno 20 giugno a Palazzo Venezia.

Siamo convinti che il settore Cultura di un Ente Locale debba rivolgere lo sguardo ad ogni tipo di pubblico, residente (e non), al fine di promuovere identità, rispetto e senso di appartenenza.

Per un Ente Locale la ricchezza generata dal suo patrimonio culturale deve essere misurata in termini di crescita socio-culturale della popolazione residente e di qualità di vita. L’indotto economico non deve essere un parametro di buona gestione del bene che va considerato piuttosto in relazione alla crescita del territorio circostante sia in termini di qualità di vita e di sostenibilità sia in termini di crescita economica della popolazione. Del resto nessun Ente Pubblico dovrebbe avere un bilancio attivo in nessun settore.

La Cultura di una città e il suo patrimonio storico-artistico vanno, soprattutto, valorizzati

garantendone la piena fruizione a tutti e consentendo alle energie del territorio, dal volontariato all'associazionismo sino al mondo delle professioni culturali, di esprimersi sostenendone le azioni e incoraggiando forme di cooperazione anche da parte dell'amministrazione, evitando che gli spazi pubblici diventino inaccessibili economicamente al mondo dell'associazionismo.

Le forme autonome di cittadinanza attiva hanno un grande valore, esse conoscono a fondo le esigenze delle comunità e incidono fortemente sui processi di crescita del senso di identità e di coesione sociale, condizione importante per ogni buona cura del patrimonio culturale e dei beni comuni. Valore che le politiche pubbliche dovrebbero tenere nel giusto conto.

Siamo, innanzitutto, preoccupati dell'atteggiamento di autoreferenzialità e finta partecipazione che sta caratterizzando quest'Amministrazione Comunale e le scelte che verticisticamente si stanno assumendo e si vogliono assumere sulla gestione dei beni culturali (Fondazioni, Partenariati, affidamenti), insieme al “condizionamento” delle informazioni attraverso i mass media, ci allarmano sempre di più.

Questo è un momento cruciale per la città, si pongono ora le basi per scelte che influenzeranno la gestione e la fruizione dei beni culturali per i prossimi decenni.

E’ importante, pertanto, che tutta la città ne parli e che a parlarne siano tutti gli attori del mondo culturale napoletano. Le dinamiche che si stanno avviando prefigurano la scelta di pochi soliti privilegiati..

Esprimiamo la nostra totale contrarietà a questa visione che “svincola” l'Ente locale dalla gestione diretta del patrimonio culturale di proprietà della città, anche alla luce di 23 nuove professionalità, legate alla cura, valorizzazione e tutela dei beni culturali, assunte recentemente dal Comune di Napoli e di ulteriori 21, con le stesse professionalità, in fase di assunzione a seguito del cosiddetto “concorsone RIPAM”.

Ci fa riflettere e ci lascia perplessi che proprio allorquando sono stati assunti giovani, non solo con una qualifica adeguata ma anche con titoli di studio e specializzazioni coerenti col fabbisogno della gestione dei Beni Culturali dell’ente Comune, si stia pensando di esternalizzarli anziché cogliere l’occasione di creare una nuova best practice pubblica che possa valorizzare e gestire questi beni (inserendo nell’organico del Comune figure come curatori di musei e direttori, esperti di beni culturali), anche alla luce del fallimento di tante esperienze di concessione a Fondazioni e soggetti privati nel periodo dell’emergenza e non solo.

E' importante incontrarsi, per analizzare tutti assieme la situazione ed elaborare strategie e proposte comuni.

Facciamo, pertanto, appello agli operatori della cultura e soprattutto agli intellettuali della città affinché diano un loro contributo su questi importanti temi invitandoli anche a partecipare direttamente al primo incontro del Forum che si terrà a Napoli il 20 giugno prossimo, alle ore 17.30 a Palazzo Venezia in via Benedetto Croce 19.

Sarà un primo momento di confronto e mobilitazione per far sentire la voce di quanti credono che lo sviluppo della città debba passare attraverso scelte condivise che garantiscano la piena fruizione dei beni culturali e la qualità di vita ai propri cittadini.

La mercificazione della cultura, la turistificazione del centro storico sito UNESCO già espropriato della sua identità, le paventate scelte infrastrutturali in tema di trasporto pubblico, sono segnali che prospettano uno sviluppo tutt’altro che sostenibile e di qualità per Napoli.

Napoli, 10 giugno 2022



Le associazioni promotrici del Forum: Legambiente Parco Letterario Vesuvio APS - WWF Napoli- FIAB Napoli Cicloverdi Gente Green APS - Associazione Napoletana Beni Culturali - Locus Iste LUOGHI e MEMORIA - Legambiente IRIDE

Commenti

  1. È una giustissima richiesta ma, temo che come spesso accade, suscitera’ sorrisi e accoglienza di facciata ma fastidio e chiusura nella pratica

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